E’ indubbio che la ristorazione di qualità, complice anche la critica (in particolare quella transalpina), tenda ad una certa omologazione nell’offerta.
Alla fine le tanto ambite stelle Michelin, per qualche motivo non così misterioso, vengono assegnate sopratutto a quei posti che rispecchiano il paradigma francese di locale ingessato con una cucina di impeccabile esecuzione piuttosto che di goduriosa sostanza.
Ed ecco quindi la sala elegante dai tovagliati lunghi, i millemila tipi di pane, appetizer e pre-dessert, piccola pasticceria a profusione (con immancabile alchechengio ricoperto di cioccolato) e la carta dei vini enciclopedica… ormai dei must per ambire a risplendere nel cielo della guida rossa, il cui costo và poi ovviamente a ricadere sul cliente finale.
Alcuni stellati fanno poi sfoggio di un desinare assolutamente freddo e privo di emozioni… ma non è fortunatamente il caso del Cantuccio di Albavilla che, nonostante sposi in toto la filosofia di cui sopra (con relativo asterisco Michelin), si distingue per la gradevolezza, oltre che ovviamente per la tecnica, della cucina. Continua a leggere “Felici stereotipi @ Il Cantuccio – Albavilla (CO)”