Avveniva circa un paio d’anni fa l’apertura del nuovo locale dello chef Ilario Vinciguerra, nel quasi-centro di Gallarate, con immediati riscontri di critica, tutti rigorosamente entro un tempo massimo di dieci giorni dall’inaugurazione. Tanto si sa… un nuovo locale non ha certo bisogno di rodare.
Con il consueto ritardo arrivai pure io, trovando (nel post di ottobre 2011) una cucina sicuramente maturata, rispetto ai vecchi tempi della terrazza con vista lago di Varese, ma raccogliendo qualche perplessità dovuta in primis alla freddezza dell’ambiente, ai tempi di attesa e a qualche incertezza nel servizio.
A bocce ormai abbondantemente ferme trovo finalmente l’occasione di ritornare nelle algide sale dello chef partenopeo, entrato nel frattempo nel novero dei monostellati-bicappellati-triforchettati.
Qualcosa è cambiato?
L’impressione generale si potrebbe riassumere con un "uguale ma diverso". Poche le differenze oggettive rispetto al passaggio precedente, ma la sensazione istintiva è che in qualche modo si sia quadrato il cerchio. Meno formalismi ed estrosità contenute concorrono a generare una sensazione più armonica, non alimentata da estremismi che si compensano, ma piuttosto da un rapporto più sinergico fra sala e cucina.
Certo, il fumo di azoto liquido aromatizzato all’atto del dessert è molto coreografico, ma la scena è monopolizzata dalle creazioni del cuoco nero. A partire dai grndi classici come "Opera" (terrina di fegato d’anatra) e l’oro di Napoli (pastiera liquida), fino ad arrivare a creazioni più recenti quali gli spaghettoni con colatura di alici e salsa di scarola affumicata. Ma sarebbe bastato l’assaggio di un semplice pomodorino dalla mirabile concentrazione per convincersi della solidità e precisione della mano, che da sempre trae ispirazione dai sapori del sud.
Qualche fattore esterno soggettivo può sicuramente avermi influenzato, ma la piacevolezza complessiva rapportata ad un prezzo importante -ma non troppo esoso- mi convincono ad aumentare l’indice di gradimento di un mezzo punto (riccio), a riprova del percepito miglioramento. Bene così!
Le portate
Altre foto
Links
– Il post precedente del 4/10/2011
Prezzi (Ottobre 2013)
Coperto: 0€
Antipasti: 22-25€
Primi: 22€
Secondi: 33-49€
Dessert: 12-16€
Degustazioni: 72-75-85-95€
Indice di gradimento
Ilario Vinciguerra Restaurant
Via Roma, 1 (Ingresso da via Tenconi)
21013 Gallarate (VA)
Tel. 0331 79.15.97
www.ilariovinciguerra.it
Non so tu, ma io al prossimo uovo a bassa temperatura che mi servono capovolgo il tavolo. Non se ne può più. Dalle foto non mi sembra un ristorante che valga il viaggio (dalle Marche).